Ormai da diverso tempo si cerca di diffondere, tramite conferenze e pubblicazioni, una presunta esperienza soprannaturale che vede come protagonista la sig.ra Gloria Polo.
Ci è parso così doveroso approfondire la questione analizzando i fatti narrati e le affermazioni.
Gloria Costanza Polo Ortiz nasce il 30/11/1958 a Neiva, Huila in Colombia. Secondo quanto afferma, svolge la sua professione di odontoiatra a Bogotà.
Racconta di aver avuto un incidente il 5 Maggio 1995. Sarebbe stata colpita “mortalmente” da un fulmine, mentre si trovava insieme al marito e al nipote.
A causa di questo evento avrebbe avuto la possibilità – dopo la separazione dell’anima dal corpo – di andare nell’Aldilà, dove avrebbe incontrato diverse anime, visto e udito demoni, parlato con Nostro Signore Gesù Cristo, ed infine avrebbe ricevuto da Lui la missione di divulgare questa esperienza (mettendo in guardia coloro che ascoltandola non osservassero questi avvertimenti).
(torna all'indice)Le pubblicazioni diffuse riportanti questa testimonianza sono essenzialmente scritti in portoghese e in italiano. Non risultano pubblicazioni scritte in spagnolo, lingua madre della signora Polo.
Sono disponibili su Internet numerosi video relativi a conferenze-testimonianze tenute in varie parti del mondo (molte in Italia).
Il resoconto dell’evento tragico del 5 maggio 1995[1], che riporta la sig.ra Gloria, si può sintetizzare nei seguenti punti:
La narrazione degli eventi, così come riportati dalle fonti prese in esame, presenta diversi aspetti problematici:
Gloria afferma di essere stata attraversata da un fulmine, che sarebbe entrato nel suo corpo dal braccio sinistro, avrebbe “svuotato completamente la mammella sinistra, lasciando solo il capezzolo”, avrebbe fatto “sparire la carne del ventre e delle costole”, carbonizzato le gambe e sarebbe uscito dal piede destro. Lungo il percorso avrebbe carbonizzato il fegato, i polmoni, i reni e le ovaie che “divennero come uva passa, anche a causa del fatto che utilizzavo una spirale di rame”. È stata ricoverata presso un ospedale pubblico, dove sono stati praticate i primi interventi chirurgici di fasciotomie agli arti inferiori.
Riferisce di aver avuto un secondo arresto cardiaco in sala operatoria e di essere stata trasferita in un secondo ospedale, la clinica san Pedro Clavér di Bogotà del Seguro Social (struttura ospedaliera con assicurazione sanitaria privata), dove dice di essere stata in coma per tre giorni, intubata per grave insufficienza respiratoria, e in insufficienza renale. Riferisce di non essere stata dializzata, perché i medici ritennero che la dialisi sarebbe stata inutile, vista “l’inefficienza totale” dei suoi reni. Dopo i tre giorni di coma si risvegliò e, dopo altri due giorni, i medici staccarono ogni presidio di ventilazione assistita e cominciarono le cure per lo sbrigliamento e la riepitelizzazione degli arti inferiori. Un mese dopo questi trattamenti, fu trasferita dal quinto al settimo piano della clinica San Pedro Clavér. A suo dire, però, i medici le proposero l’amputazione degli arti inferiori per la mancata risposta clinica alle diverse procedure medico-chirurgiche attuate. L’amputazione sarebbe stata effettuata dopo tre giorni, ma la mattina dell’intervento la signora poté posizionarsi in stazione eretta e i medici decisero, così, di proseguire la riabilitazione motoria. Gloria riferisce che ancora persisteva la lesione epatica, ma dopo “esami nucleari”, i medici conclusero che la sua vita non sarebbe stata in pericolo. Residuava la lesione alla mammella sinistra e alle ovaie. Dopo un anno e mezzo dall’accaduto la donna ha avuto una figlia, con restitutio ad integrum della ghiandola mammaria e dell’apparato genitale.Gloria afferma di essere stata soccorsa dopo due ore dalla folgorazione, restando in arresto cardiaco. Dall’intervista al medico che ha prestato il primo soccorso[9], dott. Nairo Cano, si evince che dal momento in cui lui è intervenuto, ha constatato l’assenza di attività cardiaca, ha eseguito le manovre di rianimazione cardio-polmonare con successo, sono trascorsi 3-5 minuti. Nulla si dice del riferito intervallo di due ora tra l’evento e il primo soccorso.
Secondo le linee guida dell’ERC (European Resuscitation Council), attuando una defibrillazione entro 3-5 minuti dall’arresto cardio-circolatorio, si determina una sopravvivenza dal 50 al 75% dei casi.[10]
È noto da studi di elettrofisiopatologia che la fasciotomia precoce (incisione delle fasce muscolari) nelle ustioni estese da corrente elettrica ad alto voltaggio rappresenta la prima linea di trattamento per la decompressione dei vasi e dei nervi delle zone interessate per ridurre il rischio di sepsi, grave insufficienza renale, necrosi estese, con conseguente riduzione dei tempi di ripresa funzionale degli arti ustionati.[11]
Gloria riferisce di non essere stata dializzata, durante il coma indotto, perché i medici ritennero che la dialisi sarebbe stata inutile, vista “l’inefficienza totale” dei suoi reni.
L’affermazione è in contrasto con i principi terapeutici del trattamento dialitico. Esso, infatti, viene praticato proprio in caso di insufficienza renale acuta o cronica non responsiva a trattamento diuretico intensivo.
Inoltre, sulla rivista Burns del Febbraio 1994 fu pubblicato un lavoro che esortava l’utilizzo della terapia intensiva dialitica in caso di grave insufficienza renale acuta in pazienti ustionati[12]; i medici che hanno curato la signora Gloria erano, quindi, a conoscenza del valore terapeutico del trattamento e, se quest’ultimo non fu preso in considerazione, molto probabilmente le condizioni cliniche della paziente non lo richiedevano.
Non è chiaro il luogo dove sarebbe stata curata. Nel suo racconto parla di un “generico” ospedale pubblico che l’avrebbe accolta per le prime cure e dice anche che per assenza di posti letto e di barelle sarebbe stata adagiata per terra su un lenzuolo.
Poi è stata trasferita nella clinica san Pedro Clavér di Bogotà del Seguro Social (una struttura privata), dopo aver avuto un secondo arresto cardiaco, per ricevere le cure intensive del caso. Lì afferma di essere rimasta fino al giorno della dimissione.
Dall’unico certificato medico che Gloria ha prodotto per testimoniare l’accaduto, si evince che fu subito ospedalizzata nella clinica san Pedro Clavér di Bogotà del Seguro Social, dove vennero praticate le manovre rianimatorie, le prime fasciotomie e lavaggi delle ustioni. In seguito, per l’insorgenza di un’insufficienza respiratoria, fu trasferita presso l’unità di cure intensive della clinica Assistir e, dopo stabilizzazione delle condizioni cliniche, ritornò nella clinica san Pedro Clavér di Bogotà del Seguro Social per continuare le terapie medico-chirurgiche e la riabilitazione motoria.
Non è chiaro perché non si parli delle lesioni cutanee che, invece, sono le più probabili in questo tipo di evento, ossia le lesioni nel punto di ingresso e di uscita del fulmine.
Non si fa menzione altresì di arresto cardiaco, coma, seno distrutto, organi carbonizzati, né di una situazione grave delle gambe tale da richiederne l’amputazione.
Quindi a fronte delle affermazioni circa la guarigione miracolosa dei diversi organi, la documentazione che viene presentata (vedi di seguito) risulta essere molto carente.
Questi certificati medici sono i soli reperibili sia online che sulle pubblicazioni cartacee.
Da quanto essa stessa racconta, Gloria ha sempre vissuto con nessuna attenzione per i valori cristiani, essendo sostenitrice dell’aborto, dell’eutanasia, dell’adulterio e di una vita orientata esclusivamente ai piaceri e al benessere fisico, utilizzatrice di filmografia pornografica e alcol, molto propensa ad attirare su di sé l’attenzione. Oltre a questo, in base a ciò che ella stessa afferma, era dedita alla ricerca di esperienze paranormali.
Raccontando della sua vita prima dell’evento, afferma: <<Credevo che esistesse la reincarnazione. Ho speso tanti soldi per farmi fare regressioni ipnotiche e credevo di vedere vite passate. Vedevo addirittura in queste regressioni ipnotiche la mia bisnonna reincarnata, ma non era vero, erano tutti lì nell’eterno presente.>>[13]
E ancora: <<Io presuntamente avevo una volontà di ferro e la new age mi aveva fatto credere in questo, io non leggevo la parola di Dio… quanto mi piacevano però questi libri di scienza orientale, mi seducevano, e praticavo quelle cose lì scritte e avevo addirittura acquisito grandi poteri: potevo attraversare pareti, mandare messaggi telepatici, riuscivo a piegare i cucchiai con il potere della mente, riuscivo a guardare con il terzo occhio, e questo mi faceva sentire molto importante, molto forte, molto autosufficiente, ma quando attraversai la parete [della sala operatoria, ndr] terminarono tutti quei poteri che avevo acquisito, che non mi servivano a niente e cado come in un abisso.>> [14]
L’evento sicuramente traumatico per la vita di Gloria è stato l’aborto volontario all’età di sedici anni.
Da quanto riportato dal suo traduttore e accompagnatore in Italia, il sig. Flaviano Patrizi, la vita di Gloria è ora radicalmente cambiata e vivrebbe una vita di fede, continuando la sua attività di odontoiatra a Bogotà.
In alcune pubblicazioni vengono riportate lettere di referenze di alcune persone del clero di Bogotà (si veda di seguito).
Svolge numerosi e frequenti viaggi in Italia al fine di raccontare questa presunta esperienza mistica.
Fenomeno centrale nel racconto di Gloria è la separazione dell’anima dal corpo e il successivo azione dell’anima sia nell’Aldilà che, in modo sensibile, nel mondo terreno.
Gesù afferma che lei sta per morire[21] e la invita a sentirsi bisognosa della Sua misericordia.[22]
Dinanzi al Signore chiede il perdono e una seconda opportunità.[23] Il Signore le concede la seconda opportunità invece del giudizio che, evidentemente, non sarebbe stato positivo[24], specificando che non è grazie alle preghiere dei familiari “che è normale che piangano” ma per quelle degli estranei.[25]
Non ci sono tante vocazioni (sacerdoti e religiosi/e) perché i futuri sacerdoti/religiose, vengono uccisi quando sono ancora nel grembo materno (aborto).
<<Sapete perché i conventi si stanno svuotando? […] ecco la risposta: abbiamo ucciso le spose di Cristo dentro di noi, abbiamo ucciso anche i futuri sacerdoti, perché il Diavolo sa vedere qual è il bambino o la bambina con il cuore aperto da Dio e fa di tutto perché questo bambino venga abortito>>[26]
L’anima del padre incontrata nell’Aldilà sta scontando la sua pena a causa degli adulteri, in un pantano, immersa fino al collo, costituito dallo sperma delle eiaculazioni non sante, cioè avute fuori dal matrimonio. [27]
Quando una persona in fin di vita chiede perdono, Gesù porta l’anima dove si sta celebrando una Messa affinché riceva il viatico, perché nessuno può entrare in Cielo se non riceve il Corpo e il Sangue di Cristo.[28]
I peccati sono esseri orripilanti che hanno uno sguardo di odio e attendono l’anima al suo distacco dal corpo;
<<Un altro atto di riparazione è il “Battesimo d’intenzione”. Battezzare i bambini, come il sacerdote ha fatto oggi, in questa celebrazione, così che essi possano uscire dal Limbo. Vedete la saggezza della Chiesa Cattolica! Questi bambini entrano nella Gloria di Dio! Ora sono Angioletti, che pregano e intercedono per la nostra salvezza.>>[29]
“Fratelli, guai a giudicare i sacerdoti del Signore! Della santità dei sacerdoti ne risponde avanti a Dio, infatti, la comunità nella quale è stato posto il dono sacerdotale. […] La Voce meravigliosa me lo fece capire dicendomi in Purgatorio: «Chi ti credevi di essere per erigerti a Dio e giudicare i miei unti? Essi sono di carne. Chiederò conto della loro santità alla comunità nella quale ho concesso il dono del sacerdozio».” [30]
“Compresi che, coloro che in un momento di disperazione si erano tolti la vita, dovevano rimanere lì, fra quei tormenti, fino a che sulla terra non fossero trascorsi tutti gli anni che avrebbero avuto ancora da vivere: perché tutti quelli che si suicidano, escono dall’Ordine Divino.” [31]
“Mi resi conto che erano anime suicidatesi in un momento di disperazione e che, in questa tenebra atemporale carica di odio, “attendevano che passasse il tempo” che avevano rifiutato di vivere per poi essere sottoposte al giudizio particolare completo. Capisco che sia improprio parlare di scorrere del tempo in una dimensione priva di esso, ma non so dirlo diversamente.” [32]
La signora Gloria Polo si ritiene depositaria di un messaggio importante che le sarebbe stato affidato dal Signore Gesù in persona:
<<Tu tornerai indietro, per dare la tua testimonianza, che ripeterai non 1000 volte, ma 1000x1000. Guai a chi, ascoltandoti, non cambierà, perché sarà giudicato con più severità. E questo vale anche per te, nel tuo secondo ritorno, per i consacrati che sono i miei sacerdoti, e per chiunque altro che non ti darà ascolto: perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, né peggior cieco di chi non vuol vedere”.>>[33]
Il racconto della sig.ra Polo assume le sembianze di un viaggio dantesco, tra peccati che assumono connotati di esseri mostruosi e anime che sperimentano una sorta di contrappasso per i loro peccati e si muovono e interagiscono come esseri umani viventi.
Il messaggio oggetto della testimonianza si presenta come un excursus su una molteplicità di temi morali come adulterio, aborto, eutanasia, … mescolato e incastonato in varie rappresentazioni e affermazioni in contrasto con la fede cattolica e con un linguaggio a tratti imbarazzante.
Gli aspetti che maggiormente sono degni di rilievo sono:
A proposito di quest'ultimo punto riportiamo le osservazioni del GRIS di Campobasso-Bojano:
Il Concilio di Vienne (1311 – 1312) (Denzinger-Schönmetzer, 902), approvato da papa Clemente V, afferma dogmaticamente e quindi in modo vincolante: “Riproviamo come erronea e contraria alla verità della fede cattolica, ogni dottrina o tesi che asserisce temerariamente o suggerisce sotto forma di dubbio che la sostanza dell’anima razionale o intellettiva non è veramente e per sé la forma del corpo umano; e definiamo, perché sia nota a tutti la verità della pura fede e sia sbarrata la via ad ogni errore, che chiunque, in futuro, oserà asserire, difendere o sostenere con pertinacia che l’anima razionale o intellettiva, non è la forma del corpo umano per sé ed essenzialmente, debba ritenersi come eretico”.
Chiaro il tipico linguaggio della formulazione dogmatica: “Riproviamo”, “contraria alla verità della fede”, “definiamo”, “in futuro”, “eretico”. Il magistero dunque afferma che l’anima è
la “forma del corpo umano” e che, perciò, pur essendo spirito è finalizzata ontologicamente al corpo, per cui, uscita dal corpo, non è come un angelo. Non ha neppure un corpo etereo simile al corpo fisico.
L’antropologia biblica è estremamente chiara al proposito, affermando sempre l’unità dell’uomo. Esso non è una dualità (anima e corpo), ma un’unità fatta di anima (realtà spirituale) e corpo (realtà fisica).
La dualità è propria della concezione reincarnazionista alla quale anche Platone aderiva. L’uomo nella Bibbia non si presenta per niente come un’anima dentro un corpo intercambiabile, ma ha la percezione
immediata del corpo e che quello è il suo corpo.
La possibilità di andare nell'Aldilà e tornare "di qua" non fa parte della fede cattolica. Al riguardo ricordiamo quanto afferma la lettera agli Ebrei (9,27): "E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta...".
Gloria Polo pur dichiarandosi contro la reincarnazione afferma le uscite dell’anima dal corpo fisico, immaginando che l’anima abbia un corpo eterico, cioè il peri-spirito (involucro dello spirito),
inteso come un duplicato etereo del corpo fisico esattamente come affermato dalla dottrina spiritista, portando proprio agli errori antropologici dello spiritismo e della reincarnazione.
Oltre agli errori propri dello spiritismo si evincono tratti delle credenze sciamaniche legate alle fuoriuscite dal corpo (viaggi extracorporei), uscite che invece, nella nostra fede, non ci sono, se non a
morte avvenuta. E a morte avvenuta non c’è rientro, se non nella risurrezione.
Il GRIS di Matera ha chiesto alla Arcidiocesi di Bogotà informazioni in merito all’avvio di un processo diocesano finalizzato all’indagine e discernimento dei presunti eventi soprannaturali (guarigioni miracolose) e relativamente all’ Imprimatur eventualmente concesso alle pubblicazioni diffuse dalla sig.ra Polo.
La risposta pervenuta in data 8 Giugno 2016 dalla Cancelleria dell’Arcidiocesi di Bogotà è la seguente:
Relativamente alla sua comunicazione, ricevuta nella Cancelleria della Arcidiocesi di Bogotà, e in riferimento alle esperienze soprannaturali e le miracolose guarigioni della signora Gloria Polo, la informo che a seguito di una ricerca nei nostri archivi, non si è trovata nessuna informazione riconducibile a nessun Processo Diocesano, né ci sono autorizzazioni di questa Arcidiocesi ad Imprimatur per nessuna pubblicazione di quelle di cui c’è stata diffusione.
La CEI, a Marzo 2017, ha inviato comunicazione ai Vescovi italiani al fine di SCONSIGLIARE l'organizzazione di eventi che vedano la presentazione della testimonianza della sig.ra Gloria Polo.
[1] Non poniamo in dubbio il fatto della caduta del fulmine, con gli effetti mortali sul nipote della sig.ra Polo.
[2] Documento 2 pag.7
[3] Documento 2 pag.7
[4] Documento 2 pag.7
[5] Documento 3 Audio al minuto [31:40]
[6] Documento 3 Audio al minuto [59:45]
[7] Myth: A lightning victim is electrified. If you touch them, you’ll be electrocuted.
Fact: The human body does not store electricity. It is perfectly safe to touch a lightning victim to give them first aid. This is the most chilling of lightning Myths. Imagine if someone died because people were afraid to give CPR! (http://www.lightningsafety.noaa.gov/myths.shtml NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration“)
[8] Myth: Structures with metal, or metal on the body (jewelry, cell phones,Mp3 players, watches, etc), attract lightning.
Fact: Height, pointy shape, and isolation are the dominant factors controlling where a lightning bolt will strike. The presence of metal makes absolutely no difference on where lightning strikes. (http://www.lightningsafety.noaa.gov/myths.shtml NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration“)
[9] Documento 7 Programma televisivo
[10] European Resuscitation Council Guidelines for Resuscitation 2015 Section 2. Adult basic life support and automated external defibrillation (G.D. Perkins et al. - Resuscitation 95 (2015) 81–99)
[11] Early decompression fasciotomy in the treatment of high-voltage electrical burns of the extremities. Mann RJ, Wallquist JM South Med J. 1975 Sep;68(9):1103-8
[12] The dialysis debate: acute renal failure in burns patients. Davies MP1, Evans J, McGonigle RJ. Burns. 1994 Feb;20(1):71-3.
[13] Documento 3 Audio al minuto [37:50]
[14] Documento 3 Audio al minuto [1:03:00]
[15] Documento 2 pag.9
[16] Documento 2 pag.11
[17] Documento 2 pag. 13
[18] Documento 2 pag.8
[19] Documento 2 pag.8
[20] Documento 1 pag.12
[21] L’affermazione di Gesù sarebbe quindi falsa in quanto poi Gloria, di fatto, non muore.
[22] Documento 2 pag.10
[23] Documento 2 pag.57
[24] Documento 2 pag.15
[25] Documento 2 pag.58
[26] Documento 3 Audio al minuto [1:44:40]
[27] Documento 2 p.13
[28] Documento 2 pag.32 - Documento 1 pag.17
[29] Questa parte risulta presente nelle edizioni più datate mentre è assente in quelle più recenti. E’ presente nelle edizioni italiane tranne nell’ultima curata da Flaviano Patrizi (Documento 2). E’ assente nelle ultime edizioni in portoghese mentre è presente in quella portoghese del 2009 (Documento 6).
[30] Documento 2 pag.27
[31] Documento 1 pag.10
[32] Documento 2 pag. 14
[33] Documento 1 pag. 51 e (con parole un po’ diverse) in Documento 2 pag.59
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Ing. Daniele Santese - Presidente del GRIS di Matera-Irsina
Dott.ssa Bruna Daraia - Medico chirurgo - Ematologo